Nel mondo della cura dentale, “amalgama” è un termine che molti avranno sentito nominare o persino di cui avranno avuto esperienza diretta in quanto possiedono otturazioni grigie in bocca.
Oggi, la scienza dentale ha fatto passi da gigante, creando materiali biocompatibili e tecnologie moderne in grado di sostituire le vecchie tecniche, comportando inoltre molti più benefici.
L’amalgama, in questo contesto dunque, è stata decisamente superata da soluzioni più adatte, esteticamente gradevoli, ma soprattutto meno pericolose per la salute della persona e dell’ambiente.
In questo articolo parleremo nello specifico di cos’è questo materiale e perché ad oggi è considerato pericoloso, tanto da essere stato abolito dalla totalità dei dentisti e comportare la necessità, talvolta, di procedere con una sua sostituzione laddove sia già stata usata.
Cosa sono le otturazioni in amalgama
Le otturazioni in amalgama sono conosciute anche come “otturazioni argentate” e, un tempo, erano quelle maggiormente utilizzate in questo campo.
Sono realizzate attraverso l’uso di una lega metallica chiamata per l’appunto amalgama di argento, composta principalmente da argento, stagno, rame, palladio, indio e mercurio liquido.
La combinazione di questi elementi crea un materiale plastico che può essere facilmente modellato e condensato, indurendo completamente entro circa due ore.
In tempi passati, le otturazioni in amalgama erano la scelta principale per affrontare carie profonde, offrendo un equilibrio tra efficacia terapeutica e convenienza economica per i pazienti, dato che alternative come le otturazioni in oro erano notevolmente costose.
Tuttavia, oggi ci troviamo di fronte a una riconsiderazione di questa pratica, guidata dalla consapevolezza dei rischi associati al mercurio contenuto in questo materiale e dall’evoluzione delle opzioni dentali più sicure ed esteticamente gradevoli.
Tutti i motivi che spingono a una sostituzione
Esaminando gli elementi che compongono questo materiale, è facile intuire il perché sia importante procedere a una sostituzione delle vecchie otturazioni in amalgama: il mercurio è infatti un metallo pesante estremamente tossico, che può generare gravi danni al sistema nervoso, cuore, cervello, reni e sistema immunitario.
Questo elemento, contenuto nell’amalgama argentata, rischia di rilasciare nel tempo vapore di mercurio, con la possibilità di penetrare nel corpo e accumularsi nei tessuti.
L’evoluzione delle conoscenze scientifiche e l’aumento della sensibilità verso la tossicità dei metalli pesanti hanno posto l’accento su questo problema. L’amalgama, una volta considerato stabile, si è rivelata capace di rilasciare mercurio in alcune circostanze, mettendo a rischio la salute e generando reazioni allergiche e intossicazioni croniche.
Riassumendo
L’amalgama, conosciuta anche come “otturazione argentata”, una volta comune, è stata superata da soluzioni più idonee e attraenti sia dal punto di vista sia estetico che sanitario.
Si tratta, infatti, di una lega contenente mercurio liquido e che è ora considerata pericolosa per la salute umana e l’ambiente.
L’attuale consapevolezza dei pericoli dei metalli pesanti e i progressi nella ricerca hanno guidato la necessità di abbandonare le vecchie tecniche.
La sicura rimozione delle otturazioni in amalgama, processo ad oggi richiesto da molti e importante, richiede infine competenza e attenzione da parte dei professionisti dentali per garantire il benessere dei pazienti e del personale medico durante il processo di sostituzione.