Implantologia dentale: perché scegliere questa opzione

L’implantologia dentale è un metodo che risale agli anni Ottanta, usato per sostituire i denti mancanti o quelli ormai in pessima salute che andrebbero estratti.

La caduta dei denti non impatta solo l’aspetto e il modo di interfacciarsi con gli altri, ma ancora di più interferisce con la masticazione e quindi con la qualità di vita. Per questo motivo trovare delle soluzioni per ovviare a questo problema è fondamentale.

I metodi impiegati sono diversi, a volte dipende dai casi specifici e se la situazione clinica del paziente permette di intervenire in maniera definitiva, altre dalla titubanza nell’affrontare un intervento. 

Le soluzioni per l’edentulismo sono multiple e si dividono in soluzioni mobili e soluzioni fisse:

  • Le soluzioni mobili dipendono dai denti sani rimasti, che fanno da pilastri per gli impianti dentali rimovibili e per i ponti dentali;
  • Le soluzioni fisse sono, appunto, permanenti e sono più vantaggiosi a livello di qualità e di praticità.

Impianto dentale: cos’è e come si innesta

L’implantologia dentale consiste in una operazione chirurgica che va a sostituire il dente mancante con una vite endossea in titanio, la quale viene inserita nell’osso mandibolare per fare da radice, alla quale viene connessa poi la protesi del dente in ceramica.

I metodi per procedere dopo aver innestato l’impianto sono due e prendono il nome di impianto a carico immediato e impianto a carico differito. Il primo prevede l’attacco di una protesi provvisoria (ma fissa) subito dopo l’intervento, o entro 72 ore da esso; il secondo invece vuole un’attesa che può arrivare anche fino a 3 mesi che permetta il processo di osteointegrazione.

Qualora sia possibile, l’impianto a carico immediato è quello che risulta più vantaggioso, poiché grazie anche alle nuove tecniche all’avanguardia è sicuramente l’opzione più veloce e meno invasiva. 

Un altro tipo di intervento che permette di procedere con un impianto fisso in mancanza di osso alveolare è l’impianto zigomatico. Grazie a questa tecnica, i pazienti edentuli con problemi di atrofia ossea importante possono ricorrere all’implantologia dentale fissando l’impianto all’osso zigomatico.

Vantaggi dell’impianto fisso

Sicuramente uno dei vantaggi dell’impianto fisso è che si tratta di una soluzione quanto più vicina a rendere l’idea di un dente naturale. Essendo le protesi attaccate a perni integrati nell’osso stesso sono più stabili.

Il fatto che gli impianti siano osteointegrati permette anche di dare più consistenza alla parte mascellare. La perdita del dente spinge in genere ossa e gengive a ritirarsi provocando l’atrofia ossea, che può essere un problema sia per l’impianto fisso che per quello mobile. 

A differenza degli impianti mobili, bisogna considerare anche che quelli fissi non hanno bisogno di appoggiarsi ad altri denti, rischiando a lungo andare di danneggiarli, ma vengono inseriti senza disturbare i denti circostanti sani.

Per inserire il ponte, per esempio, bisogna limare due denti attigui per permettere di incapsulare il ponte. Questa operazione non può avvenire ovviamente se i denti rimangono delle loro dimensioni naturali. Per questa ragione vengono limati: per ridurli di dimensione.

L’impianto rappresenta, in conclusione, una soluzione comoda e a lungo termine.

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